Nuovi bonus e le novità 2025 per l'acquisto

L’ Agenzia delle Entrate ha messo online la guida “L’acquisto della casa 2025”, piena di aggiornamenti pratici per chi sta pensando di comprare un immobile. Tra le novità più interessanti: un’unica imposta dello 0,5% sul preliminare, più tempo per rivendere la vecchia casa con il bonus prima casa, incentivi confermati per i giovani sotto i 36 anni e altri vantaggi fiscali.

La guida, aggiornata a ottobre 2025, raccoglie in modo semplice tutte le regole, gli incentivi e le tasse legate alle compravendite, aiutando cittadini e operatori del settore a orientarsi tra norme che cambiano di continuo.

Bonus prima casa: ora ci sono due anni per vendere quella vecchia,

La Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024) ha portato una bella novità: da quest’anno chi compra una nuova abitazione ha due anni di tempo (e non più uno) per vendere quella che già possiede, mantenendo le agevolazioni fiscali. La proroga vale anche per gli atti del 2024, purché al 31 dicembre non fosse ancora scaduto il vecchio termine annuale. In pratica, più respiro e meno stress per chi deve gestire insieme vendita e nuovo acquisto.

Agevolazioni confermate: - Imposta di registro ridotta al 2% per gli acquisti da privati o da imprese non soggette a IVA - Imposte ipotecaria e catastale fisse da 50 euro - Per chi compra con IVA: aliquota al 4% e imposte fisse da 200 euro Chi non riesce a rispettare i termini può comunque sistemare la situazione tramite ravvedimento operoso, evitando multe più salate. Un bonus, insomma, più “rilassato” e prevedibile, che aiuta a organizzare con calma il passaggio alla nuova casa.

Contratto preliminare: imposta unica allo 0,5% su caparre e acconti Dal 1° gennaio 2025, registrare un contratto preliminare sarà più semplice: si paga una sola imposta proporzionale dello 0,5%, valida sia per le caparre confirmatorie sia per gli acconti sul prezzo (se non soggetti a IVA). Prima, queste due voci avevano regole diverse e creavano solo confusione. Ora, invece, tutto è unificato: la somma versata al momento della registrazione verrà poi detratta dal totale da pagare al rogito. Per chi compra con IVA resta tutto come prima: sugli acconti si applica l’IVA normale, sulla caparra l’imposta dello 0,5%. Risultato? Un sistema più lineare e leggero, con vantaggi concreti per chi compra e per le imprese del settore.

Bonus prima casa under 36: proroga e credito d’imposta confermato

Buone notizie anche per i più giovani! Il bonus under 36 rimane valido per chi ha meno di 36 anni e un ISEE fino a 40.000 euro. Per gli acquisti fatti tra maggio 2021 e dicembre 2023 (o entro il 2024 se il preliminare è stato registrato prima), continuano le esenzioni totali da imposta di registro, ipotecaria e catastale. Chi compra da impresa con IVA riceve un credito d’imposta pari all’IVA pagata, utilizzabile nella dichiarazione o in compensazione. C’è anche un credito d’imposta temporaneo per gli atti stipulati tra gennaio e febbraio 2024, valido fino a fine 2025, per recuperare eventuali somme pagate in più. Un aiuto concreto per i giovani che vogliono fare il grande passo e diventare proprietari, riducendo costi e spese collegate al mutuo. Prezzo-valore e controlli catastali: più trasparenza e meno brutte sorprese Il sistema prezzo-valore resta un’ottima tutela per chi acquista. In pratica, si può chiedere che le imposte di registro, ipotecaria e catastale siano calcolate sul valore catastale invece che sul prezzo indicato nel rogito. Come si calcola? Si prende la rendita catastale, la si aumenta del 5% e poi si moltiplica per un coefficiente: 120 per gli immobili normali e 110 per la prima casa. Questo sistema riduce i controlli fiscali e permette un risparmio reale, anche sugli onorari notarili, che scendono del 30%.

L’ Agenzia ricorda anche quanto sia importante verificare visure e ipoteche: un controllo online  può evitare brutte sorprese e rendere l’acquisto davvero sicuro.